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08 Aprile 2025 ore 15.00: Dove va il Mib?

In un quadro di lunghissimo termine:

non possiamo non guardare al massimo del 2001 e conseguente ribasso fino al 2003… naturalmente oggi sta avvenendo tutto con una velocità superiore e il mercato ribassista potrebbe durare solo qualche mese, però, se le banche centrali non interverranno in fretta, è probabile che la correzione in corso si mangerà fino al 35%-40% dai massimi dell’anno.

Purtroppo il Taylor non può sapere cosa succederà prossimamente in tema di politica monetaria, ma conosce i cicli:

e secondo il Dna il massimo del decennale 2022-2032 non sembra ancora essere stato fatto… perciò il Taylor:

piazza una nuova gamba rialzista fino al 2026-2027, dopodiché dovremmo assistere alla svolta definitiva al ribasso e mercato orso fino al 2032:

una nuova ondata rialzista però è assolutamente dipendente dal fatto che, nel 2025, le banche centrali riportino i tassi in area 1%/0%. E per convincere le banche centrali a un’espansione così incisiva, è necessario scendere ancora sull’azionario e qui entra in gioco il Taylor annuale:

secondo il quale, il Mib potrebbero impegnare tutto il ciclo annuale in corso per trovare le basi per ripartire con un nuovo sforzo rialzista.

In conclusione, se l’outlook di lungo termine e ancora rialzista, sul medio termine persistono le condizioni per nuovi ribassi, strettamente dipendenti dalle decisioni di politica monetaria di Fed e Bce.

Giusto per essere ripetitivi:

la violenta chiusura delle fauci dovuta al posizionamento sull’obbligazionario sta a significare che adesso il mercato si aspetta un allentamento considerevole delle banche centrali in difesa della recessione generata dai tassi. E con allentamento si intende anche ritorno agli acquisti di titoli, perciò una inversione di marcia che, per le banche centrali, potrebbe richiedere qualche mese.

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